Assaggi d'Alsazia
L’Alsazia, con la sua Route des vins che serpeggia da nord a sud, offre una diversità di paesaggi e sapori : borghi medievali caratterizzati da viuzze fiorite, case a graticcio, brasserie e cantine dove è possibile degustare i vini bianchi alsaziani, perfetti con il paté de foie gras, la tarte flambée e la choucroute.
Quando e come raggiungere l’Alsazia
Aprile si è rivelato un buon periodo per visitare l’Alsazia: le città non sono ancora affollate da turisti, il clima è mite e soprattutto non c’è neve! L’unico inconveniente di una vacanza di questo tipo, durata solo quattro giorni, è il prezzo: tra alberghi, degustazione di vini e di cibi si fa in fretta a spendere…
Considerando la distanza relativamente breve tra Milano e la regione (470 km ) e la sconvenienza di un volo aereo, abbiamo eletto l’automobile come miglior mezzo di trasporto. Arrivate alla dogana di Chiasso compriamo la vignetta per le autostrade svizzere (costa € 30 nel 2009, vale 14 mesi e si acquista in Italia o direttamente alla dogana). Attraversiamo la Svizzera fino a Basilea percorrendo il San Gottardo; proseguendo poi con un breve tratto di autostrada tedesca per giungere a destinazione.
Dove alloggiare
Prima di partire ci siamo informate, tramite internet e conoscenze, su dove alloggiare in Francia. Ma una volta giunte sul luogo abbiamo scoperto una sistemazione di cui davvero non sapevamo nulla. Si tratta delle chambres d’hôtes (dei bed and breakfast alla francese), camere con bagno, a volte anche in comune con altri ospiti, che gli abitanti locali mettono a disposizione per i turisti. Il costo (nel 2009) si aggira intorno ai € 30 a camera con un piccolo extra per la colazione. Oggi è ormai possibile prenotarle attraverso internet (vedi www.tourism-alsace.com oppure www.pour-les-vacances.com), ma fino a pochi anni fa era necessario “scovarle”: passando per le vie del paese, bisognava aguzzare la vista per scorgere cartelli “chambres d’hôtes”. Per noi questa sistemazione un po’ improvvisata si è rivelata ottima per risparmiare e, allo stesso tempo, per entrare in contatto con gli abitanti di Ribeauvillé. Siamo state fortunate, non sempre i francesi si rivelano così socievoli e disponibili come lo sono stati con noi. Per quanto riguarda Colmar e Strasburgo abbiamo dormito in due alberghi. Per Strasburgo abbiamo scelto l’ETC…Hotel che, nonostante il prezzo (€ 80 in camera doppia, nel 2009), consigliamo perché situato nel centro della città e per l’eccellente servizio offerto. Per la seconda città, Colmar, suggeriamo il Roi Soleil Prestige per l’ottimo rapporto qualità prezzo (€ 70 in camera doppia, nel 2009).
Il nostro percorso enogastronomico vero e proprio comincia nel primo pomeriggio a Colmar, una delle città più note d’Alsazia. Il suo centro storico è un labirinto di vicoli e canali… ecco perché lo chiamano petite Venise! Durante la nostra passeggiata nel centro della città, siamo attratte da un balcone in legno dipinto; scopriamo solo in seguito che si trattava di casa Pfister. Non possiamo dedicarle molto tempo, perché siamo però decise a non perderci il Museo di Underlinden che avrebbe chiuso di lì a poco (intorno alle 17). Qui ci godiamo lo spettacolo del Polittico di Issenheim, capolavoro di Grünewald del 1500.
Il giorno seguente, sempre sulla strada dei vini incontriamo, dopo Colmar, altri piccoli borghi medioevali con le tipiche case alsaziane, in particolare ricordiamo Turckheim, Kintzheim, Eguisheim, Kaysersberg e Gueberschwihr.
Se siete degli amanti del vino come noi, prendetevi tutto il tempo per gustare l’anima dei vini d’Alsazia, bianchi e aromatici. Tra i principali citiamo il Tokay Pinot Gris, il Riesling, il Muscat e l’impareggiabile Gewurztraminer, universalmente conosciuto per le sue caratteristiche aromatiche eccezionali.
Grazie al suggerimento (davvero prezioso!) di alcuni amici, visitiamo due cantine: la Domaine Weinbach a Kaysersberg (ottimi vini ma un po’ cari) e la Domaine Ernest BURN di Gueberschwihr (buon rapporto qualità/prezzo) dove, dopo aver timidamente suonato il campanello, ci accoglie festosamente una simpatica signora in ciabatte e grembiule.
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Riquewir |
Inoltre, proprio questo piccolo paese vanta una delle cantine più antiche della zona, quella della famiglia Hugel, che risale ai primi del '600.
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Castello di Haut-Koenisbourg |
L’ultima giornata la dedichiamo doverosamente a Strasburgo. Per prima cosa decidiamo di fare il giro con il battello per una prima panoramica della città. Attenzione a scegliere un battello scoperto per risparmiarvi l’inconveniente dei riflessi del vetro nelle vostre fotografie! Lasciato il molo ci dirigiamo alla vicina piazza della Cattedrale. Ricordatevi di controllare gli orari prima di aspettare inutilmente per vedere i movimenti dei meccanismi dell’ orologio astronomico. Passeggiando sulla via che dal molo porta alla Cattedrale, ci fermiamo in uno dei tanti ristorantini per mangiare una tarte flambée e una salade Niçoise. Nel pomeriggio, ci passeggiamo nella Petite France, il vecchio quartiere dei conciatori che si snoda tra case a colombaia lungo i canali del fiume, davvero caratteristico! Continuiamo la visita della città e per cena ci fermiamo alla brasserie Kohler-Rehm in place Kleber; andateci: fanno della carne buonissima!
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Strasburgo |
Ci vediamo al prossimo post!
M'n'N